Commento sulla nota del Dicastero cattolico per la dottrina della Fede riguardante le persone LGBTQ+

In data 31 ottobre 2023 il Dicastero cattolico-romano per la dottrina della Fede – l’ex Sant’Uffizio – ha risposto, con la controfirma di papa Francesco, ad alcune domande poste da José Negri, Vescovo di Santo Amaro in Brasile circa alcune questioni riguardanti il battesimo e la funzione di padrino e di testimone di battesimo e matrimonio. Molti media hanno superficialmente titolato che la Chiesa Cattolica Romana ha aperto al battesimo delle persone transessuali e alle coppie omosessuali in quanto padrini per il battesimo e testimoni di nozze. In realtà sono questioni su cui non vi erano impedimenti ed erano già possibili, stante l’attuale Codice di Diritto Canonico, ovviamente con le solite formule cautelative “se non vi sono situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli” che indicano una disparità implicita a seconda dell’atteggiamento del singolo parroco e del singolo Vescovo.
«Siamo davvero stupiti – afferma il Vescovo Primate della Chiesa Protestante Unita, il Molto Reverendo Andrea Panerini – nel vedere come i media non abbiano colto la vera natura di queste risposte e abbiano parlato di “concessione” e “apertura” su questioni, del resto del tutto marginali, già ampiamente ammesse su discrezione del Vescovo cattolico del luogo. Nessuna “svolta”, quindi. Sono ben altre le questioni su cui la Chiesa di Roma dovrebbe “aprire”: la piena accettazione delle persone LGBTQ+, delle coppie omoaffettive, il riconoscimento e la celebrazione dei matrimoni religiosi delle coppie dello stesso sesso e delle adozioni, la piena inclusione delle donne e delle persone LGBTQ+ nei ministeri ecclesiastici. Le questioni affrontate dalla ormai celebre nota – conclude il M. Rev. Panerini – sono fumo negli occhi per dare come concessione pratiche già esistenti ed evadere le vere questioni. Noi come Chiesa Protestante Unita, parte del Consiglio delle Chiese Inclusive e Indipendenti d’Italia (CODECI), abbiamo già approvato da tanti anni questi punti di principio e li abbiamo applicati al nostro interno. Ci aspettiamo che, almeno in parte, il Vaticano applichi il Vangelo e dimostri un po’ di carità cristiana.»

Autore dell'articolo: wp_2235727

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