24enne picchiato a Rimini per l’ennesimo atto di omofobia

Il Vescovo Primate Panerini: «È ora di una legge contro l’omobitransfobia»

Filippo Marcuccio, 24 anni, è stato picchiato a Rimini (un naso rotto e 25 giorni di prognosi) dopo essersi baciato con un amico ed essere stato oggetto di sputi e pesanti battute omofobiche.
«È un fatto scioccante pensare che nel 2023 una persona LGBTQ debba avere paura in una città a parole aperta e cosmopolita come Rimini» afferma don Gilberto Barbieri, parroco della Comunità Cattolica Indipendente “Agnus Dei” di Riccione, affiliata alla Chiesa Protestante Unita. «Porgiamo a Filippo la nostra incondizionata solidarietà e le nostre preghiere. La questione non è di ghettizzare nuovamente le persone omosessuali in luoghi specifici ma di permeare le nostre città di condivisione, accettazione ed educazione alle differenze. Richiediamo formalmente al Sindaco di Rimini di istituire una Consulta contro l’omobitransfobia, come da tempo operante in altre grandi città, Firenze e Milano su tutte, che non solo possa indirizzare l’amministrazione verso passi necessari e concreti contro la violenza omobitransfobica ma che possa interfacciarsi con le autorità di Pubblica Sicurezza da un lato e con le scuole del territorio dall’altro per una necessaria formazione al rispetto e all’accettazione di docenti e studenti. La nostra Comunità è sgomenta di fronte a tutta questa violenza insensata ed è disponibile a mettersi in gioco affinchè sul nostro territorio non ci siano altri atti del genere.»
«Leggo con dolore e dispiacere l’ennesimo atto omofobo, compiuto questa volta a Rimini» aggiunge da Firenze il M. Rev. Andrea Panerini, Vescovo Primate della Chiesa Protestante Unita. «Ogni anno in Italia vi sono centinaia e centinaia di atti omobitransfobici oltre a quelli non denunciati. È tempo di una legge contro l’omobitransfobia che non diminuisce affatto la libertà di espressione bensì protegge una minoranza da attacchi violenti e ingiustificati. La nostra Chiesa si batte da sempre contro ogni forma di violenza e per i diritti delle persone LGBTQ, anche celebrando matrimoni religiosi tra persone dello stesso sesso. Gesù non discrimina ma accoglie. Dobbiamo necessariamente pregare per i giovani che si sono resi colpevoli di questa violenza affinché si possano pentire e riparare al male fatto.»

Dal 14 al 21 maggio prossimi la Chiesa Protestante Unita è promotrice a livello nazionale di una settimana di preghiera e lotta contro l’omobitransfobia e due eventi saranno a Rimini e Riccione (www.preghieracontrolomofobia.it).


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